Misurate solo il tempo. Tutto il tempo che ci vuole a mettere insieme l’Europa e il volontariato, la procedura parlamentare e la visita a una scolaresca, Einaudi e l’arma dei carabinieri, il senso dello Stato e il sentirsi comunità. Metterli insieme e trarne un discorso compiuto, calibrato, misurato, appropriato. Un discorso che possa parlare al cuore degli italiani e alla testa delle cancellerie internazionali.
E poi misurate l’altro tempo. Quello che ci vuole a salire in montagna e annunciare a favore di telecamera che l’anno prossimo si taglieranno gli stupendi dei parlamentari. Nulla più di questo. Non un pensiero, non un’elaborazione, non un’idea.
Misurate il tempo, la fatica, l’impegno, lo spessore di questi due messaggi. Considerate quanta cultura c’è in ognuno dei due. Quanta responsabilità. Quanta profondità. Quanta densità. Chiedetevi, chiediamoci quanta fatica c’è in un discorso e quanta nell’altro. Sono due ritratti della politica italiana.
Sono due messaggi che non vanno contrapposti, d’accordo. Ma l’istinto di ognuno di noi non rinuncia a chiedersi dove sono meglio rappresentati gli interessi generali di questo paese.
MF